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Come utilizzare esposimetro al selenio su 35mm (non ttl)


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avatarjunior
inviato il 27 Agosto 2015 ore 11:28

Ciao a tutti, ho venti anni e ho deciso un paio di mesi fa di avventurarmi nel mondo della fotografia. Sono molto curioso e tendo a fare ogni cosa che faccio al meglio, mi voglio anche un po' male, quindi ho deciso di cominciare con un'analogica il più manuale possibile. Pochi giorni fa ho comprato, ad un prezzo a mio parere ottimo, una vecchia Zenit ET (perfettamente funzionante e del tutto meccanica, infatti funziona senza batteria) con a bordo un 50mm f/1.8.

La Zenit ET ha un esposimetro al selenio incorporato, ma dopo metà rullino mi è sorto un dubbio: lo utilizzo correttamente? Le mie incertezze non riguardano la lettura dei valori, ma proprio il funzionamento. Le celle sull'obiettivo sono solo una fonte di energia o costituiscono l'esposimetro stesso? Io ho sempre creduto che le celle misurassero la luce che andava a "sbattergli" contro, ma se così fosse in una foto dove io sono all'ombra e il soggetto è illuminato, la lettura non sarebbe falsata?

Naturalmente è il mio primo rullino e la mia prima reflex, partite dal presupposto che tendo a fidarmi ciecamente dell'esposimetro della mia russa haha

avatarsenior
inviato il 27 Agosto 2015 ore 12:25

In teoria gli esposimetri al selenio al massimo si dovrebbe solo controllare che siamo regolati bene, ma dopo molti anni dovrebbero essere ancora affidabili. L'unico problema dovrebbe essere la caratteristica degli esposimetri al selenio che normalmente lavorano a luce incidente anziché a luce riflessa. Se non ricordo male l'esposimetro della Zenith E dovrebbe essere a luce incidente. Quindi, se così fosse, dovresti misurare la corretta esposizione puntando l'esposimetro verso la fonte di luce anziché verso il soggetto che stai fotografando

avatarjunior
inviato il 27 Agosto 2015 ore 13:44

Hai compreso esattamente quello che intendevo dire. Dopo spulcio il manuale (rigorosamente in russo Confuso) e vedo se c'è qualche riferimento alla luce incidente/riflessa. In ogni caso aspetto lo sviluppo e vedo praticamente i risultati! Credo sia la scelta migliore.

avatarjunior
inviato il 07 Ottobre 2015 ore 19:51

anche io sto scattando con questa macchinetta, l'ho trovata anche io ad un mercatino e mi sto divertendo come un bambino
è bello fare un salto nel passato
comunque, oltre a leggere l'esposimetro (che mi sembra relativamente affidabile nel mio esemplare), uso come controprova la "regola del 16".
hai sviluppato quel rullino? leggendo l'esposimetro e scattando di conseguenza è venuto fuori qualcosa di buono? :)

avatarsenior
inviato il 08 Ottobre 2015 ore 12:08

Non so se nelle confezioni delle pellicole ci sia ancora, ma fino a qualche anno fa all'interno della scatolina c'erano suggerite le impostazioni nelle varie situazioni. Ad esempio per una pellicola a 100 ISO c'era scritto:
Giorno, luce alla spalle 1/125" - f/11. Sulla sabbia con il sole alle spalle 1/125" - f/16. Con il sole scattando all'ombra o in controluce 1/125" - f/5.6. etc. etc. Quindi volendo si potrebbe anche fare a meno dell'esposimetro.

avatarsenior
inviato il 08 Ottobre 2015 ore 13:04

@ Fanton: La Zenit, come hai detto, ha un esposimetro al selenio "incorporato" che funziona a luce riflessa, cioè misura la luce che proviene dall'oggetto che si fotografa, mentre la lettura "incidente" è catteristica degi esposimetri manuali (ovvero si punta la cellula direttamente, con la copertura di una "tendina" che rende la luce "diffusa" sulla fonte diretta che illumina il soggetto).
Il problema degli esposimetri al selenio ehm....;-) sono due. Il primo è il decadimento dovuto agli anni, nell'erogare corrente in funzione della luce che colpisce la cellula (detto in parole povere l'esposimentro eroga una corrente inferiore quando è vecchio piuttosto che quando è nuovo. Il secondo è che l'E. al Sel. è molto più sensibile ad alcuni colori di quanto non lo sia ad altri...Cool ha cioè una risposta non lineare che tende a falsare la lettura, il rosso ad esempio influenza maggiormente degli altri due colori (semplifichiamo così...). L'unico vantaggio è che non ha bisogno di batteria alcuna...

Se vuoi un picccolissimo consiglio (se proprio vuoi castigarti per i primi tre/quattro mesi), impara a determinare le coppie tempo/diaframma i prim tempi con l'ausilio dell'esposimetro, e poi con l'occhio....il miglior esposimetro del mondo...MrGreen. ;-)

avatarjunior
inviato il 20 Luglio 2019 ore 18:59

Buonasera, rispolvero questo 3d per un dubbio riguardante una Zenit 12 CD che ho preso da pochi giorni, ho rimesso le pile dell'esposimetro e sembra funzionare, non so quanto sia ben tarato ancora, pero' ho notato una cosa strana, l' indicazione a due spie non cambia variando il diaframma tra f2 ed f16 che sono gli estremi dell'Helios 58 che monta, eppure sono ben 6 stop, come puo' essere? Se invece punto la macchina dal cielo a una zona più scura, senza muovere il diaframma, le indicazioni delle spie variano in modo logicamente corretto.
perche' questa differenza?
Sottolineo che sono assolutamente novizio di reflex a pellicola, avevo cercato l'Helios per montarlo sulla A5100 ma mi e' venuta voglia di provarlo sulla macchina originaria.
Intanto ho messo su un Fujicolor C200, vediamo cosa salta fuori, tra regola del 16 ed indicazioni della Sony usata in parallelo da mia figlia spero di tirar fuori qualcosa di decente MrGreen

avatarsenior
inviato il 22 Luglio 2019 ore 16:32

Non conosco la Zenit 12 CD, però se l'attacco delle ottiche è quello a vite per vedere l'effetto dell'esposimentro quando si cambia il diaframma è necessario lavorare in stop-down. In pratica con il selettore che c'è sull'obiettivo si deve chiudere manualmente il diaframma altrimenti è come lavorare a tutta apertura.

avatarjunior
inviato il 22 Luglio 2019 ore 19:42

Grazie, intanto specifico che la CD da fuori sembra identica alla XP.
Ad ogni modo ho tagliato la testa al toro, visto che tra l'altro l'esposimetro non si spegneva piu' neppure depremendo il pulsante di scatto (?) , ho tolto le due batterie e ho scattato con le indicazioni di un esposimetro per Android.
Vedremo cosa salta fuori MrGreen

(intanto si e' pure smontato l'indicatore degli ASA, ho ristretto i due grani ma la sferetta, che imponeva scatti fissi ai vari valori e a metà strada tra gli stessi -e che non avevo saputo rimontare correttamente-, mi si e' persa all'interno della macchina , poco male tanto immagino che fosse un'indicazione che veniva usata dall'esposimetro e basta ...ad ogni modo ho fissato la rotella agli iso 200 non si sa mai MrGreen )

avatarsenior
inviato il 22 Luglio 2019 ore 23:05

Fastgiaco ti ha gia' spegato tutto, tanto sulle Zenit (ho praticamente ogni modello principale o quasi) l'esposimetro al selenio e' ormai inaffidabile da un pezzo (se non e' stata tenuta al buio per decenni). Impara ad esporre ad occhio e sarai altrettanto preciso di un esposimetro esterno, le cui limitazioni ti sono gia' evidenti, aggiungo che la lettura dell'esposimetro esterno (cioe' con cellula di lettura esterna all'obiettivo, non ttl) e' giocoforza una lettura media, per cui anche se funzionasse non esporrebbe correttamente per il soggetto ma per la media della luminosita' dell'inquadratura apparente alla fotocamera. Come sono arrivati gli esposimetri TTL le Case hanno cominciato a produrli con prevalenza della lettura nella zona centrale, quando non spot, e poi multicellula con o senza processore.
La Zenit produsse l'esposimetro TTL (che corredava il modello TTL, fantasia eh) mettendo in produzione il mod pensato per uso personale di un operaio della KMZ che 'rese' ttl una fotocamera nata senza esposimetro , installandovi una cella CdS ed una batteria ,ed un piccolo voltmetro nel mirino, in purissimo stile sovietico, agevolato dal fatto che la direzione non consentiva ricerca in proposito ritenendo il TTL (e forse gli esposimetri portatili in generale) un'immorale segno della decadenza borghese, e che quando il mercato (specie estero) chiese improrogabilmente un modello piu' moderno con almeno il TTL ci si trovo' con i proverbiali cassetti vuoti. Le modifiche richieste all'otturatore e ad altri organi vitali della fotocamera rimasero invece lettera morta, richiedendo investimenti ben piu' ingenti e molte piu' parti e lavorazioni fini.

avatarsenior
inviato il 22 Luglio 2019 ore 23:12

Ricordo a tutti coloro che possiedono Zenit derivate dalla serie E di studiarsi a memoria la (antiintuitiva a tratti) procedura per cambiare la pellicola, e di non cambiare mai tempo di otturazione ad otturatore scarico. SOno queste due procedure le responsabili delle piu' numerose morti premature di reflex Zenit, che vengono abusate pensando che sia indifferente cambiare tempo prima o dopo aver riarmato l'otturatore (come e' su praticamente tutte le fotocamere giapponesi). NON e' cosi' sulle Zenit fino al modello 12 (anche la TTL e' forse sicura ma non ricordo con certezza). Esattamente come sulle Leica prebelliche, della quale la Zenit e' erede fin troppo fedele , cambiare il tempo di otturazione richiede di caricare preventivamente. E' obbligatorio, pena guasto probabile e/o funzionamento irregolare ed impredicibile.
Comunque usare l'esposimetro esterno di una Zenit o di una Zeiss ha un fascino tutto particolare, se si ha uno dei pochi esemplari superstiti (sulle Zeiss tendono a funzionare meglio le cellule al selenio (piu' puro e molto piu' longevo) ma peggio gli otturatori Triste) , e' una cosa quasi da MadMax, solo cambiare diaframma ad una Contarex e' ancora piu' meccanicamente e visualmente scioccante, nel luccichio All shiny and Chrome.

avatarjunior
inviato il 04 Aprile 2021 ore 12:02

Buona Pasqua a tutti!
Rispolvero il 3d.
non cambiare mai tempo di otturazione ad otturatore scarico

Ma nel sito della zenit E c'è scritto che si può cambiare i tempi ad otturatore carico o scarico.
www.zenitcamera.com/mans/zenit-e/zenit-e-eng.html
Riguardo l'esposimetro al selenio
e' ormai inaffidabile da un pezzo (se non e' stata tenuta al buio per decenni

Beh è proprio il mio caso: io ho un fotofucile zenit (che ha un corpo zenit-es, che è quasi uguale al corpo zenit-e) e sono piuttosto sicuro che almeno gli ultimi 20-30 anni se li sia fatti nella sua scatola di metallo. Come faccio a sapere se l'esposimetro è ancora a posto?
Ora come ora farei delle riprove con un esposimetro di una digitale e vedere se mi da dei tempi/diaframma verosimili, ma forse c'è qualche altro test da fare.

avatarsenior
inviato il 27 Ottobre 2021 ore 21:41

Questo post mi era sfuggito.

Ma nel sito della zenit E c'è scritto che si può cambiare i tempi ad otturatore carico o scarico.

verissimo... infatti può . A differenza delle vecchie Zorki (e Zenit) non si ha la rottura immediata dell'otturatore. Ma e' sconsigliabile, a detta di ogni serio utilizzatore di queste fotocamere, in quanto fonte di guai. A riprova di cio', il fatto che un tale fatto scontato sia stato riportato sul manuale (il sito indicato ricalca il testo del manuale della fotocamera se ricordo bene).

I valori che da' l'esposimetro vanno paragonati a quelli che da' un'esposimetro che espone correttamente, possibilmente verificamdo le letture in diverse condizioni di luce contro un cartoncino grigio. In genere se l'esposimetro al selenio e' ormai andato non c'e' modo di non notarlo perche' in base alla mia esperienza i valori sono molto diversi. Un po' di differenza ci sara' sempre.
Attenzione che il suddetto esposimetro al selenio in dotazione alla Zenit ES non e' di nessun aiuto con il fotofucile col 300mm Tair montato. Il campo sensibile dell'esposimetro copre infatti grossomodo il campo di un' ottica normale, un tele come il Photosniper copre un angolo completamente diverso. Con pellicola negativa comunque esporre senza esposimetro con una Zenit E e' tranqullamente fattibile, grazie all'elevata latitudine di posa dell'emulsione. Un paio di uscite con qualcuno con un esposimetro od una fotocamera digitale saranno sufficienti ad allenarsi ad esporre ad occhio.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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