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Mario Cattaneo Fotografo


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avatarsenior
inviato il 15 Maggio 2024 ore 20:31

Enrico, dove si possono visionare le foto concorrenti di Gardin ?? MrGreen

avatarsenior
inviato il 16 Maggio 2024 ore 8:05

Bravo Cattaneo a cattuare questi momenti. Oggi, potremmo vedere a Milano o a Roma, un gruppo di bambini compiere un simile atto ?? Magari scalzi e con la faccia impolverata ? certo che no, ma se succedesse , sarebbe la stessa foto emozionante e non ce'entra nulla la foto vecchia o nuova.
*********************

No.
Certo che no.
In compenso li potresti vedere intenti a bullizzare qualcuno.
O ad accoltellarsi per una dose.
O in sette a struprare una poveretta che ha avuto la sventura di innamorarsi di una di quelle bestie feroci.
E fra settant'anni qualcuno, guardando quelle fotografie direbbe: sono lo spaccato di vita di settant'anni fa... non ci vedo nulla per cui emozionarsi particolarmente.
E io gli darei ragione.

avatarsenior
inviato il 16 Maggio 2024 ore 9:21

ogniuno ha le prorie sensibilità, porto un esempio: a me la natura piace tantissimo ma le foto di natura rarissimamente le trovo emozionanti, la quasi totalità di esse è arrivata ad un punto di alterazione della realtà che a me non piace.
Ma diciamo oltre anche al "bar" juza dove correttamente ogniuno esprime le prorie opinioni mi sembra che questo Cattaneo ha avuto dei riconoscimenti più titolati delle nostre opinioni.Quelle rare persone titolate che io conosco non regalano nulla a nessuno a livello di giudiizo ma proprio zero.

avatarsenior
inviato il 16 Maggio 2024 ore 9:24

In compenso li potresti vedere intenti a bullizzare qualcuno.
O ad accoltellarsi per una dose.
O in sette a struprare una poveretta che ha avuto la sventura di innamorarsi di una di quelle bestie feroci.
E fra settant'anni qualcuno, guardando quelle fotografie direbbe: sono lo spaccato di vita di settant'anni fa...

E quel qualcuno sbaglierebbe CLAMOROSAMENTE la sua valutazione.
Sarebbe come giudicare l'India in base alla valanga di emotional portrait di persone menomate e storpie che girano in rete: giudizio errato, fuorviante e parecchio qualunquista. Quella miseria esiste ma è spettacolarizzata ad mentula canis. ;-)
Girò settimane fa in un topic l'account Instagram di un ragazzetto indiano che raccontava la sua India quotidiana (forse lo postò MattewX): operosa, curiosa, colorata, solare, felice! Benché dagli scatti trasparisse comunque, ovviamente, che sia mediamente molto povera e sicuramente diversa, distante dal nostro quotidiano.
Una visione realistica, non pessimistica.

avatarjunior
inviato il 16 Maggio 2024 ore 9:33

No.
Certo che no.
In compenso li potresti vedere intenti a bullizzare qualcuno.
O ad accoltellarsi per una dose.
O in sette a struprare una poveretta che ha avuto la sventura di innamorarsi di una di quelle bestie feroci.
E fra settant'anni qualcuno, guardando quelle fotografie direbbe: sono lo spaccato di vita di settant'anni fa... non ci vedo nulla per cui emozionarsi particolarmente.
E io gli darei ragione.


Basta guardare le foto di street di oggi e confrontarle con queste rievocate per capire che cosa è cambiato, solo che oggi per lo stereotipo sia di allora che di oggi diventa difficile trovare amore, poesia, insomma cose nobili.
Quindi si va a pescare nel passato e qui arriva ancora la consapevolezza.
Siamo consapevoli che il girare la testa dall'altra parte oltre che banale è anche opportunista?
E qui adesso non c'è da parlare di fotografi e di artisti, ma di parlare di noi.

Di noi che se viviamo oggi così dove la guerra è diventata spettacolo alla fine la colpa è nostra di tutti indistintamente.

Alla fine ognuno è libero di fare la sua scelta, e dove siamo oggi è una conseguenza di scelte.

Non critico le scelte ma certamente critico i risultati, ma alla fine la mediocrità è sempre vincente perché più comoda non perché poetica. Oggi la mediocrità sarebbero proprio le cose che hai citato @PaoloMcmlx.
Quella che descrivi è la vita comune di oggi, quella del nuovo secolo e del nuovo millennio.

Però questa differenza non la vuole vedere nessuno è più semplice e nobile narrare che se oggi si potessero fare le foto di allora tutto sarebbe più bello ci sarebbe più amore e via con gli aggettivi.

Però stiamo andando OT e mi fermo qui.

Forse farsi una domanda del tipo "La narrativa di Cattaneo ai giorni nostri è ancora possibile?"
Credo che possa far alzare il livello della discussione e non fermarsi al solo vedere foto storiche fini a se stesse.


avatarsenior
inviato il 16 Maggio 2024 ore 9:37


Oggi la mediocrità sarebbero proprio le cose che hai citato @PaoloMcmlx.

Era il succo anche del mio intervento Ivo, grazie della puntualizzazione più chiara!

avatarsenior
inviato il 16 Maggio 2024 ore 9:37

Forse farsi una domanda del tipo "La narrativa di Cattaneo ai giorni nostri è ancora possibile?"

Secondo me si.
E forse sarebbe ancora più accattivante e bella, proprio perché NON mediocre, proprio perché si sforzerebbe di vogare contro la corrente delle scelte comode del qualunquismo e del degrado!

avatarjunior
inviato il 16 Maggio 2024 ore 9:53

Secondo me si.
E forse sarebbe ancora più accattivante e bella, proprio perché NON mediocre, proprio perché si sforzerebbe di vogare contro la corrente delle scelte comode del qualunquismo e del degrado!


Quindi vivi l'oggi e speri che diventi come il passato?
Oppure preferisci non vedere l'oggi e vedere il solo passato come narrazione?

In poche parole, non sei contento dell'oggi e vuoi un domani come il passato?

In pratica: se la narrazione del Cattaneo degli anni 50/60/70 parla della mediocrità, oggi la street parla della mediocrità del presente, per uscire dalla mediocrità basta fare un tuffo nel passato?

Per sintetizzare non per semplificare, ma solo per far capire il concetto in una scena:
Pillola Blu o pillola rossa?

Ora devo fare altre cose ma sarebbe interessante stasera quando torno leggere il pensiero di tutti a riguardo di questo concetto.

avatarsenior
inviato il 16 Maggio 2024 ore 11:17

@Ivo6767
In pratica: se la narrazione del Cattaneo degli anni 50/60/70 parla della mediocrità, oggi la street parla della mediocrità del presente, per uscire dalla mediocrità basta fare un tuffo nel passato?


Non so come si sia passati da normalità a mediocrità due concetti che in comune hanno solo la sonorità .
Poi oggigiorno mi sembra che la fotografia sia orientata verso quegli inutili eccessi che, nel migliore dei casi, portano solo all'assuefazione.

avatarsenior
inviato il 16 Maggio 2024 ore 11:17

Le foto tecnicamente o come colpo d'occhio sono abbastanza "normali"
Suscitano emozione perchè appartengono ad un'epoca italiana abbastanza romantica.
Tutto qui per me anche se chiaramente sono molto piacevoli da vedere e per fortuna che le ha scattate.
Un bel archivio Sorry

avatarsenior
inviato il 16 Maggio 2024 ore 12:42

Quindi vivi l'oggi e speri che diventi come il passato?
Oppure preferisci non vedere l'oggi e vedere il solo passato come narrazione?

No, le ritengo due interpretazioni entrambe non corrette, così come il prosieguo della supposizione.

Formulerei un più adatto: vivere l'oggi ma portandone all'attenzione degli altri (facendo emergere con la fotografia, esaltandone quindi) quegli aspetti giusti/belli/costruttivi/semplici e validi dal punto di vista morale che possono influenzare gli altri, facendo sì che non compiano quelle scelte attinenti alla "mediocrità", da te sopra introdotte. ;-)

Non si tratta di pillole, tuffi nel passato o isolamento dalla realtà, per me, no.

Si tratta di urlare la semplicità, la moralità e la correttezza mandando a quel paese il marcio, l'esagerato, il violento, l'esasperazione e l'ambizione.
Poi si possono anche denunciare insicurezze e problemi, solo che è difficile farlo senza cadere nello sguaiato e nel mediocre (nel "urlato"), va riconosciuto questo. Che poi è quello che ha appena scritto qui sopra Ettore!

Non so se mi sono spiegato, perché ci si sta infilando in un campo assolutamente NON mio, in cui navigo a vista e vado a sentimento. Sfracellandomi spesso sugli scogli. MrGreen

avatarjunior
inviato il 16 Maggio 2024 ore 17:31

Non so come si sia passati da normalità a mediocrità due concetti che in comune hanno solo la sonorità .
Poi oggigiorno mi sembra che la fotografia sia orientata verso quegli inutili eccessi che, nel migliore dei casi, portano solo all'assuefazione.


Difatti non si è passati da una cosa all'altra i due termini sono riferiti a due cose diverse.
Le cose normali sono le immagini e quindi la testimonianza di una vita che anche se cambia durante i decenni, le immagini se poste nel loro spazio temporale sono normali in quello spazio, quindi anche banali come narrazione o scontate, insomma di termini ce ne sono anche troppi nella lingua italiana. Tipo jukebox anni 60, walkman anni 80, auricolari anni 2020.
Invece la mediocrità è in chi osservando uno spazio temporale in cui ci sono estremi opposti che si affrontano, preferisce non prendere posizione restando nel mezzo e quindi vedere solo la banalità delle cose normali.
Questo sia osservando uno spazio temporale unico che osservando più spazi temporali e non notare le differenze, ma fare solo dei paralleli tra uno spazio temporale e l'altro.
Quindi la vita è fatta di scelte e le scelte sono determinanti per il progresso, se le cose cambiano, chi non sceglie alla fine non determina nulla, accetta solamente l'esito degli eventi, sono solo i vincitori dei due lati opposti che si impongono e quindi determinano il progresso.
Alla fine il non prendere decisioni e scegliendo il banale, la normalità, è solo il modo di non affrontare e partecipare al mutamento della vita e quindi accettare qualsiasi cosa accada.

Quindi il fotografo e le sue fotografie possono essere normali, banali, scontate.
Invece è il non partecipare al mutamento della vita con scelte personali, quindi il non scegliere che è mediocre.
Questo vale sia per il fotografo che per l'osservatore perché è una scelta personale che va oltre l'essere fotografo, diventa una questione sociale.

avatarjunior
inviato il 16 Maggio 2024 ore 17:43

Formulerei un più adatto: vivere l'oggi ma portandone all'attenzione degli altri (facendo emergere con la fotografia, esaltandone quindi) quegli aspetti giusti/belli/costruttivi/semplici e validi dal punto di vista morale che possono influenzare gli altri, facendo sì che non compiano quelle scelte attinenti alla "mediocrità"


@TheBlackbird qui si rischia nell'entrare in discussioni di cosa sia e chi sceglie cosa siano gli aspetti giusti, belli, costruttivi, ma poi ancora più pericoloso nel determinare cosa sia e quale sia la morale da seguire.

Sfracellandomi spesso sugli scogli.
Non farlo, ti faresti del male da solo MrGreen

avatarjunior
inviato il 16 Maggio 2024 ore 17:47

Le foto tecnicamente o come colpo d'occhio sono abbastanza "normali"
Suscitano emozione perchè appartengono ad un'epoca italiana abbastanza romantica.
Tutto qui per me anche se chiaramente sono molto piacevoli da vedere e per fortuna che le ha scattate.
Un bel archivio


@FotoCaldani siamo d'accordo su una cosa non mi sembra vero MrGreen

Non entriamo nel tema di quanto possa valere una foto di quell'archivio se no poi son dolori. MrGreen

avatarsenior
inviato il 16 Maggio 2024 ore 18:11

Invece la mediocrità è in chi osservando uno spazio temporale in cui ci sono estremi opposti che si affrontano, preferisce non prendere posizione restando nel mezzo e quindi vedere solo la banalità delle cose normali.


Usando una parola di altri tempi (quei tempi) questa potrebbe definirsi una posizione massimalista, in riferimento agli scatti del "nostro" Cattaneo. Però mi viene da dire che nemmeno quei tempi lì di "opposti estremi" si possono dipingere soltanto con - appunto - "opposti estremi". Intanto perché oltre agli estremi vi era e vi è - come in tutte le vicende umane - una "maggioranza silenziosa" (altro termine d'antan) che è appunto maggioranza e non è affatto estrema. Al limite, questa maggioranza può forse - parliamone - essere indicata come una delle cause degli estremismi. Il nostro Cattaneo sceglie (o non sceglie) di rappresentarla, di darle voce, anzi di farne un ritratto e questo è un punto. Dopodiché, in questa rappresentazione, oltre alla nostalgia romantica per "una Italia che non c'è più" (sotto certi aspetti meno male...) io ci vedo alcune sfumature (ancora, consapevoli o no) delle trasformazioni che attraversavano quel periodo, anche e soprattutto all'interno della cosiddetta "maggioranza silenziosa". Nel dettaglio, da molte foto traspaiono fenomeni come la trasformazione dell'economia da agricola ad industriale, l'inurbazione, l'acuirsi delle disparità sociali, la corsa al "benessere" senza sapere nemmeno tanto bene cosa questo fosse (ed ancora oggi sia) ed altro ancora.

Questo sempre per generalizzare, soltanto un po' meno rispetto agli "estremi opposti" ed alla mediocrità che starebbe in mezzo.

Hai presente American Beauty il film? Ecco, la poetica è un po' quella.



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