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Dove si risparmia veramente energia e dove NO


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avatarsenior
inviato il 25 Maggio 2022 ore 12:45

Bè mangiare carne che proviene dalle nostre zone è sicuramente meglio che mangiare carni provenienti da altri continenti. Sia alimenta l'economia di zona e si aiutano i piccoli contadini che di certo non inquinano quanto un allevamento intensivo.


La carne è "non sostenibile" in ogni caso su un pianeta da oltre 7 miliardi di abitanti.
Riguarda la foto col grafico che ho postato sopra. Per i soli allevamenti Italiani sono 3 milioni di tonnelate di soia e 9 milioni di tonnellate di mais ogni anno.
Ci sfami l'africa intera. e non è un caso che la FAO da decenni dona derrate alimentari Esclusivamente vegetali.
E su quel libro si scopre (dati alla mano) che in realtà il piccolo contadino con due vacche, inquina oltre il doppio di un allevamento intensivo (calcolato su ogni capo di bestiame).
E' assurdo quante cose diamo per scontate solo perchè ci sono state sempre tramandate come esatte.
Pensa che c'e' gente che crede che le mucche facciano il latte a prescindere e non che debbano essere ingravidate artificialmente ogni anno ed il vitello vada subito allontanato (il più delle volte ucciso perchè improduttivo).

avatarsenior
inviato il 25 Maggio 2022 ore 13:36

Ecco un'altra faccenda assurda del consumismo: le genti comprano il pollo intero a 2,5 euro, la bistecca a 9,90, il latte ad 89 centesimi, l'olio extra vergine d'oliva a 5 euro. Coi soldi che risparmi ti ci compri uno xiaomi ed un paio di scarpe l'anno.
Pero mangi prodotti a prezzi impossibili tutti i giorni.


Perfettamente daccordo!!!!!

avatarsenior
inviato il 25 Maggio 2022 ore 13:46

Il grano, l'orzo, l'avena, ecc. sono cereali che NON si irrigano.
Crescono nella stagione invernale e maturano nei primi mesi estivi.
In particolare durante la maturazione NON hanno necessità di acqua.

avatarsenior
inviato il 25 Maggio 2022 ore 13:47

E su quel libro si scopre (dati alla mano) che in realtà il piccolo contadino con due vacche, inquina oltre il doppio di un allevamento intensivo (calcolato su ogni capo di bestiame).


Questo non è del tutto vero. Io vivo questa realtà ogni giorno dalle mie parti, i piccoli allevatori il bestiame lo portano ai pascoli di montagna , non conprano certo soia e e cerelai per sfamarli, e d'inverno mangiano foraggio coltivato d'estate (erba medica e fieno che non vengono certo irrighati ma crescono con acqua piovana ed hanno bisogno solo di letame come fertilizzante) i capi sono più piccoli e leggeri (pesano la metà rispetto ai capi di allevamento in stalla), e la carne costa di più proprio perchè la resa è minore, negli allevamenti intesivi li abbuffano di cereali ricchi come la soia proprio per fargli raggiungere il peso ideale di massima resa e le condizioni di vita di quelle povere bestie sono d'inferno dato che non si possono neanche muovere per mettere su ciccia (per non parlare degli ormoni che gli danno per farle crescere più in fretta). Per me questi calcoli che girano su internet lasicano il tempo che trovano se poi nessuno scende sul campo a verificare le cose.
Per me l'esempio del piccolo contadino che si fa tutto da solo è un ottimo esempio di economia circolare, ma purtroppo è una vita dura che non vuole fare più nessuno....

avatarsenior
inviato il 25 Maggio 2022 ore 13:51

Se 8 miliardi di persone si mettono a fare i piccoli contadini diventa un pasticcio inenarrabile.
Sono d'accordo sulla decrescita intelligente.
Ma per essere tale deve essere ... intelligente.
Non utopica.



avatarsenior
inviato il 25 Maggio 2022 ore 14:26


Se 8 miliardi di persone si mettono a fare i piccoli contadini diventa un pasticcio inenarrabile.


Io non intendevo questo infatti. dico che in ogni zona del mondo devono produrre quello che possono produrre.
Io ho fatto l'esempio del contadino perché delle mie parti (nelle montagne Abruzzesi) questo si può fare senza un oneroso dispendio di risorse.
è inutile coltivare palme in montagna e pini e abeti al mare...ogni posto a le sue caratteristiche ed è questo che bisogna preservare se si vuole davvero usare meno risorse.
A volte quando vado a cena con gli amici vedo che ordinano sempre carne Argenitna...ma perché la nostra non è buona!!!! ho fatto l'esempio della carne ma è così con tutto.

com'è che diceva il proverbio....mogli e buoi..dei paesi tuoiMrGreenMrGreen

avatarsenior
inviato il 25 Maggio 2022 ore 14:30

Io ho fatto l'esempio del contadino perché delle mie parti (nelle montagne Abruzzesi)


Da parte di mamma vengo dalle montagne abruzzesi...viva il Centerbe MrGreen Parco dei monti della Laga

avatarsenior
inviato il 25 Maggio 2022 ore 14:31

Oggi sul pianeta siamo tanti, e per dare da mangiare ed una macchina a tutti, un po' di pattume a giro io sono disposto a tollerarlo.

Se tornassimo ai tempi bucolici dell'inquinamento zero, 9/10 del pianeta creperebbero di fame e quei pochi che camperebbero, andrebbero a piedi, manco in bicicletta, inquinano anche quelle a produrle.

avatarsenior
inviato il 25 Maggio 2022 ore 14:33


Se 8 miliardi di persone si mettono a fare i piccoli contadini diventa un pasticcio inenarrabile.


Siamo sulla buona strada dato che già un terzo del pianeta è in qelle condizioni.

avatarsenior
inviato il 25 Maggio 2022 ore 14:41

Una mucca ha bisogno mediamente di un ettaro di terra a sua completa disposizione tutto l'anno. Che vengano utilizzate aree montane al pascolo non significa nulla, perchè le stesse aree possono essere coltivate con cereali autoctoni che ugualmente non necessitano di irrigazione.
Facendo un calcolo approsimativo una mucca "rustica" produce 10/15 q.li di latte l'anno.
Un cereale come la segale, da novembre a luglio produce 20 q.li di seme. e puoi preparare il terreno per il grano saraceno.
La segale apporta circa 300 calorie, 78% carboidrati 15% proteine ed 7% grassi.
Il latte, oltre ad essere un alimento NON adatto a qualsiasi tipo di animale (anche l'uomo) dopo lo svezzamento, apporta 70 calorie, 28% carboidrati 21% proteine e 51% grassi (di cui oltre la metà saturi).
Non parliamo della carne che ha un rapporto anche più sfavorevole.
Producendo direttamente vegetali, oltre a produrre di più, si producono più nutrienti e con un migliore bilanciamento energetico.
Del resto l'animale viene usato come una "fabbrica" di cibo. Gli metti dentro la materia prima e lui te la trasforma con una notevole perdita energetica.
Questo a prescindere dal tipo di allevamento, ma ripeto, l'allevamento intensivo è molto più efficente e meno impattante di qualsivoglia piccolo contadino che alleva estensivamente.
L'allevamento estensivo, di qualsiasi genere è il non plus ultra della non sostenibilità.
Si fa peggio solamente con la pesca e la pescicoltura.

avatarsenior
inviato il 25 Maggio 2022 ore 14:47

gli allevamenti intensivi saranno anche efficaci, ma fanno schifo
Meno impattante? per forza, basta infilare gli animali un paio di capannoni e via...già che ci siamo leviamoli le zampe cosi occupano ancora meno spazio e ne stanno di più...
Meglio il piccolo contadino e il suo allevamento estensivo...

Le mucche poi non è che pascolano in posti "facili" anzi...hai ben poco da coltivare in molti dei posti dove se ne vanno a mangiare.
Come pensi di arrivarci in quota con trattori e trebbie? con l'elicottero MrGreen?

io il latte lo bevo e lo svezzamento l'ho passato da un po'MrGreen

avatarsenior
inviato il 25 Maggio 2022 ore 15:07

Immagina quanti pianeti ci vogliono per sostenere l'allevamento estensivo del piccolo contadino di montagna. Quante persone sfama, se a malapena sostiene la sua famiglia?
Al limite si può fare qualcosina di più con gli ovini, ma resta comunque una scelta impraticabile a livello globale.
Che gli intensivi siano uno schifo sono completamente daccordo, dal mio punto di vista qualsiasi allevamento è uno schifo, ho solo detto che è molto meno impattante, che non vuol dire che sia di mio gradimento Sorriso
Il latte lo PUOI bere dopo lo svezzamento perchè a forza di berlo abitui l'organismo. La resistenza al lattosio per esempio si abbassa col crescere dell'età. Se smetti di bere latte per un periodo, poi col cavolo che riesci a berlo tranquillamente.
Poi un conto è il latte umano ed un'altro quello vaccino. La composizione nutritiva e sopratutto ormonale è molto diversa. Hai presente quanta massa corporea acquisisce un vitello durante l'allattamento? Secondo te un bambino ne acquisisce la stessa percentuale?
E poi il latte ha bisogno di trattamenti o di trasformazione per una corretta conservazione.
E' tra gli alimenti più sconvenienti, se non fosse che c'e' in piedi una produzione ed una filiera insormontabili. Vedi quote latte in europa, o i magazzini federali statunitensi che hanno scorte di latte condensato e in polvere per decenni.

avatarsenior
inviato il 25 Maggio 2022 ore 15:14

bisognerebbe semplicemente mangiare meno carne e ripiegare su legumi/uova ecc
Io di carne rossa ne mangio veramente poca....forse e dico forse 1 volta al mese, mentre pollo/tacchino molto più spesso....2/3 a settimana.
Fino all'anno scorso i polli li compravamo da pulcini, li facevamo crescere e poi.....e poi ci pensava il suocero.
Ora il suocero non c'è più e se non trovassi il pollo/tacchino al supermercato (o dal piccolo allevatore) già pronto sarei sicuramente vegetariano

avatarsenior
inviato il 25 Maggio 2022 ore 15:50

Con tutte le alternative che ci sono oggi, mangiare vegetariano o ridurre drasticamente il consumo di carne è molto semplice e non comporta neanche grosse rinunce "gustative".
Col latte e latticini è molto più complicato per molti, sia per un fatto di gusto che pratico, visto che il latte lo infilano spesso ad insaputa anche in alimenti insospettabili. Per fortuna è indicato in neretto per via delle intolleranze, quindi fai presto ad individuarlo.
Solo una decina di anni fa, toccava arrangiarsi col fai da te, ma ormai ogni supermercato ha il suo reparto vegano/vegetariano e sono per la maggioranza prodotti biologici ed attenti anche alla sostenibilità persino negli imballaggi.
Ed inoltre spesso si tratta di produttori tradizionali che hanno aggiunto al catalogo anche il prodotto vegetale. Vedi Granarolo che produce sia il latte vaccino che soia, mandorla, avena, riso, oppure Felsineo che è il più grande produttore mondiale di mortadella e che ora ha una linea vastissima di affettati vegetali, alcuni dei quali dal gusto sorprendente come il prosciutto o il pollo arrosto (mi sono accorto da poco che produce pure per terzi, infatti fa la bresaola e lo spek vegetali per la valsoia. Anzi se trovate al supermercato lo spek della valsoia PROVATELO! è incredibile)

avatarsenior
inviato il 25 Maggio 2022 ore 16:12

Le mucche poi non è che pascolano in posti "facili" anzi...hai ben poco da coltivare in molti dei posti dove se ne vanno a mangiare.
Come pensi di arrivarci in quota con trattori e trebbie? con l'elicottero MrGreen?


Stavo per dirlo io, anzi è proprio grazie a questi pascoli che si stanno rivalorizzando i terreni di montagana.
Sono perfettamente d'accordo sul fatto di consumare meno carne. Ma non sono d'accordo sul fatto di non consumarla affatto, anche perché madre natura ci ha creato onnivori altrimenti eravamo ruminanti come le mucche.
Basterebbe già consumare prodotti di stagione per ridurre sprechi e consumi.
Ho assaggiato per curiosità qualche prodotto vegano che sostituisce la carne ma ha me personalemente non è piaciuto e già il fatto di chiamarli bistecche o hamburger mi fa ridere.


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